Rockin’1000 Leiria 2024

PORTUGAL WE ARE COMING

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ROCKIN’1000: LA PIÙ GRANDE ROCK BAND DEL MONDO SI ESIBIRÀ PER LA PRIMA VOLTA IN PORTOGALLO


Quest’anno ho avuto la fortuna di partecipare a uno degli eventi più straordinari del panorama musicale mondiale: Rockin’1000 in Portogallo. 
Per chi non lo conoscesse, Rockin’1000 è molto più di un semplice concerto: è un’esperienza che unisce musicisti di ogni parte del mondo, amatoriali e professionisti, per formare quella che è definita “la più grande rock band del mondo”.


Nato nel 2015 a Cesena, Italia, con una massiccia performance di “Learn to Fly” dei Foo Fighters, questo progetto ha catturato immediatamente l’attenzione globale, dimostrando il potere aggregante della musica. Da allora, il format si è evoluto, toccando vari paesi e coinvolgendo migliaia di artisti per esibizioni corali da brividi.



L’evento a cui ho partecipato si è svolto in un luogo suggestivo in Portogallo, in un’arena all’aperto con un pubblico incredibilmente caloroso. Centinaia di musicisti si sono uniti per suonare insieme, con brani che spaziavano dai classici intramontabili dei Queen e dei Nirvana, fino ai pezzi rock più moderni.
Ogni nota risuonava nell’aria come un inno alla passione condivisa per la musica.

Partecipare a un evento del genere non è solo suonare insieme: è essere parte di qualcosa di più grande, dove ogni musicista, dal chitarrista al batterista, contribuisce alla costruzione di un’esperienza collettiva che va oltre la semplice esecuzione musicale.

Dietro le quinte come Sound Engineer per l’azienda Silentsystem.

Essendo sound engineer, ho avuto il privilegio di vivere l’evento da una prospettiva unica. 
La gestione del suono in un contesto come Rockin’1000 è un’autentica sfida: con centinaia di strumenti da bilanciare e voci da coordinare, l’obiettivo è garantire che ogni elemento si amalgami perfettamente per creare un’esperienza sonora coesa.

Uno degli aspetti più interessanti è stata la sinergia tra il team tecnico e i musicisti: lavorare con un gruppo così ampio di persone richiede una pianificazione precisa e una comunicazione impeccabile, e l’energia che si respirava dietro le quinte era pari, se non superiore, a quella che si avvertiva all’interno dello stadio.



Ciò che rende Rockin’1000 davvero speciale è l’atmosfera di comunità che si respira. Non importa il livello di esperienza o la provenienza geografica: ogni musicista è lì per la stessa ragione, unire il proprio talento a quello degli altri e dare vita a qualcosa di straordinario.

Durante l’evento in Portogallo, ho assistito a scene di collaborazione spontanea, musicisti che si aiutavano a vicenda, condividendo consigli e supporto. Questa atmosfera, unita all’emozione di suonare davanti a un pubblico entusiasta, ha creato un senso di appartenenza difficile da trovare in altri contesti musicali.



Rockin’1000 non è solo un evento musicale: è una dimostrazione tangibile del potere della musica nel superare barriere culturali e linguistiche. A Portogallo, ho visto musicisti di ogni età e nazionalità unirsi in un coro globale, dando vita a un concerto che non ha nulla da invidiare agli spettacoli delle rock band più famose.

Per chi, come me, lavora nel mondo della musica, Rockin’1000 rappresenta anche una sfida professionale entusiasmante, ma soprattutto un’opportunità per riflettere su quanto la collaborazione possa essere potente in un’epoca in cui il mondo sembra sempre più frammentato.



Rockin’1000 in Portogallo è stata un’esperienza indimenticabile, che mi ha fatto riscoprire il vero significato della passione per la musica. Eventi come questo non sono solo un momento di spettacolo, ma un’opportunità per costruire connessioni, condividere emozioni e dimostrare che, con la giusta armonia, possiamo davvero creare qualcosa di straordinario.

Se siete appassionati di rock e non avete mai partecipato a un evento Rockin’1000, vi consiglio vivamente di farlo. Che siate musicisti o semplici spettatori, vi troverete immersi in un’esperienza che vi lascerà senza parole.

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